12 gennaio 2018, ore 20
L’autostop è il filo del racconto: questo modo di viaggiare apparteneva già ai miei genitori coi quali l’ho condiviso e imparato, per molti anni è stato il mio unico mezzo di trasporto.
Racconto dei miei viaggi solitari, assieme a mia madre, dei miei genitori negli anni ‘70 in Italia e all‘ estero…
Queste storie si intersecano con quelle in autostop di Pippa Bacca, artista performer milanese, da bambina con sua madre, le sorelle e poi spesso da sola in giro per il mondo.
Racconto anche del suo ultimo viaggio nel 2008: come espressione artistica e messaggio di pace, vestite da sposa, Pippa e Silvia Moro partirono da Milano per raggiungere in autostop la Palestina ma per Pippa il viaggio terminò tragicamente ad Istanbul.
Nonostante la diversità della scelta – per Pippa è stato un atto performativo mentre per me un agire nella quotidianità – l’autostop rappresenta un potente strumento di provocazione rispetto allo stereotipo del femminile e, al tempo stesso, “termometro” delle relazioni e di “come va il mondo”.
Nelle storie raccontate accanto all’umanità che si incontra e si confronta, il cibo diviene nutrimento in senso reale e simbolico.
Raccontare dei viaggi in autostop significa parlare di incontri tra persone e culture diverse, di come piano piano si inizia a scorgere l’altro oltre la semplice apparenza, dell’intimità che si crea anche attraverso i silenzi, non tutti uguali. Ci si prende un tempo per stare, condividendo un tratto di strada che diventa un’opportunità di incontro o anche solamente un dono da parte di chi ti offre un passaggio.
Queste storie fanno nascere il desiderio di mettersi per strada… e tirare fuori il pollice
Vi aspettiamo sabato 3 marzo e insieme potremo vedere “Passaggi”.
A seguire, ceneremo tutti insieme gustando i piatti di cui Ilaria parlerà durante lo spettacolo.
Prenotazioni a irene@tuportadabere.com