Lo strudel è da sempre uno dei miei dolci preferiti.
Mi piace perché non è eccessivamente dolce e anche perché è un po’ croccante.
Adoro il suo profumo e la sua consistenza.
Un piccolo particolare: mi è sempre venuto malissimo.
Certo, ho provato a farlo con la pasta sfoglia del supermercato e ok grazie (e comunque non è la stessa cosa), ma non ero mai riuscita a farlo buono dall’inizio alla fine.
Ora, invece, ce l’ho fatta, e con molta soddisfazione vi dico come.
INGREDIENTI
per la pasta
300 g farina 00
50 g burro
un uovo e un tuorlo
zucchero
sale
burro e farina per la placca e la tovaglia
per il ripieno
4 mele golden
120 g di burro
75 g di zucchero semolato
50 g di uvetta
25 g di pinoli
pangrattato
cannella
zucchero a velo
1 limone
PREPARAZIONE
Impastate 300 grammi di farina con un pizzico di sale e un cucchiaino di zucchero, il burro, morbido e a pezzetti, l’uovo e un po’ di acqua tiepida.
Lavorate a lungo ed energicamente la pasta ottenuta, che dev’essere piuttosto morbida. Quando sarà liscia, elastica e uniforme, copritela e lasciatela riposare, in luogo tiepido, per almeno 30′.
Intanto, sbucciate e affettate sottili le mele (io per sicurezza le ho messe nell’acqua fredda con il succo di mezzo limone).
A parte, fate sciogliere g 50 di burro e friggetevi g 80 di pangrattato; in un bicchiere mettete a mollo l’uvetta (con l’acqua o con un liquore).
Stendete la pasta su una tovaglia infarinata usando il matterello, agendo in tutte le direzioni: dovrà diventare sottilissima, praticamente trasparente.
Pennellatela allora con g 50 di burro, quindi cospargetela con il pangrattato soffritto; su questo, disponete ben distese le fettine di mela, l’uvetta sgocciolata, i pinoli, la buccia grattugiata del limone, cannella e zucchero semolato e qualche fiocchetto di burro.
Con l’aiuto della tovaglia, arrotolate il dolce su se stesso chiudendo il composto all’interno.
Premete le estremità con le dita per sigillarle, disponete lo strudel, piegato a U, sulla placca imburrata, pennellatelo con tuorlo d’uovo e infornatelo a 190° per circa un’ora.
Servitelo tiepido o freddo, cosparso di zucchero a velo (se non lo dimenticate, come ho fatto io).