Uno dei cibi che fa parte della lista delle cose che non mi piacevano prima e che oggi mi fanno impazzire è il baccalà.
L’ho conosciuto con il baccalà mantecato, l’ho adorato alla griglia a Roma, in un inizio anno che oggi sembra così lontano e irreale, me l’hanno cucinato con il pomodoro e le cipolline condividendo un piatto della memoria famigliare.
Ho voluto realizzare questa insalata per gustarlo in un altro, buonissimo, modo.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
500 g di baccalà dissalato
200 g di asparagi verdi
100 g di patate
prezzemolo
limone
sale
pepe
olio extravergine di oliva
PREPARAZIONE
Pelate e tagliate gli asparagi a rondelle e le patate a pezzetti.
Prendete il trancio di baccalà già dissalato e avvolgetelo nella carta di alluminio.
Mettetelo a cuocere in una vaporiera per 15 minuti, quindi aggiungere le patate tagliate a tocchetti e, dopo 10 minuti, gli asparagi.
Lasciate cuocere altri 15 minuti circa verificando che sia tutto ben cotto (il baccalà è cotto quando la polpa si stacca a scaglie).
Quindi scolate tutto e fate raffreddare leggermente con dell’acqua corrente.
Una volta scolato, condite il tutto con buccia di limone grattugiata, prezzemolo grattugiato, sale olio e pepe.
Sono del segno del cancro e sono, per definizione, malinconica.
Essere malinconici è una cosa un po’ particolare, da una parte mi piace, dall’altra per niente. E non è facile da spiegare. La malinconia ti scatta in un momento, basta un gesto e magari se fino a quel momento eri allegra diventi un po’ triste o meglio, appunto, malinconica.
Io adoro i (gli) gnocchi. Mi piacciono da morire e non ero mai mai mai riuscita a farli. Nel senso che, una volta buttati nell’acqua si dissociavano drammaticamente rendendo vano tutto il mio lavoro.
L’altra notte non stavo dormendo e avevo la tv accesa su un canale di cibo e ho sentito Simone Rugiati (per chi non lo sa il mio secondo coniglio si chiamava Simone in suo onore) che spiegava come fare gli gnocchi in modo perfetto e dava un suggerimento fondamentale: cuocete le patate al forno.
Mi sono svegliata e il mondo aveva una luce diversa: finalmente sapevo come fare gli gnocchi.
Giro veloce al supermercato, punto fragola, casa, gnocchi.
Che dire: perfetti. Io molto felice del risultato se non che, per un attimo, mi è venuto in mente un ricordo e mi è mancato tantissimo avere 5 anni quando li facevamo ridendo con la mia mamma. Ecco. Questa è la malinconia.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 kg di patate farina quanta ne prende l’impasto (a occhio direi circa 400 g ma sto proprio sparando!) sugo fresco di pomodoro e basilico sale parmigiano grattugiato
PREPARAZIONE
Lavate e asciugate bene le patate, lasciatele con la buccia ed avvolgetele in in un foglio di carta d’alluminio, una ad una.
Mettiamole in forno preriscaldato a 180° per circa 60 minuti (ma bucatele con un coltello per essere sicuri che siano pronte).
Le patate saranno cotte e non acquose, proprio perfette per i nostri gnocchi.
Sbucciate quindi le patate e schiacciatele con l’apposito schiacciapatate.
Aggiungete un po’ di sale (circa un cucchiaino, ma assaggiate bene) e iniziate ad impastare.
Aggiungete poca farina alla volta, quando sarà assorbita ma l’impasto ancora bagnato aggiungetene ancora, fianco ad ottenere un impasto asciutto e ben amalgamato.
Preparate gli gnocchi stendendo l’impasto a un’altezza di circa un centimetro e tagliando con un coltello tante strisce di un centimetro di larghezza anch’esse. Lavorate con le mani per ottenere dei cilindri.
Tagliate ogni cilindro di pasta a tocchetti di non più di 2 cm e poi, facendo rotolare la pasta sull’apposito strumento – o su una semplice forchetta – e schiacciandola leggermente al centro con il pollice , create gli gnocchi.
Disponete gli gnocchi su un vassoio ricoperto da un canovaccio leggermente infarinato e cuoceteli subito in abbondante acqua salata.
Man mano che salgono a galla, scolateli delicatamente con una schiumarola, adagiateli delicatamente in una pirofila e conditeli con un buon sugo al pomodoro e basilico e abbondante parmigiano grattugiato.
Potete anche congelare gli gnocchi e cuocerli successivamente nel modo consueto.
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